giovedì 29 maggio 2014

Il Peperoncino...Pro, contro e...

Oggi vorrei parlarvi di un frutto molto particolare: Il PEPERONCINO... Questa mia curiosità nasce dalle teorie contrastanti che si sentono in giro, e dopo un'accurata ricerca (come a scuola) mi son accorta che questo frutto ha davvero tanti pro, pochi contro e qualche rimedio...oh mamma quante cose si scopre se si indaga a fondo!!! Ma non voglio anticipare niente... allora prendetevi almeno 5 minuti di tempo e senza distrazioni iniziate a leggere il sunto della ricerca...Ho cercato di raccogliere le cose che a mio parere erano più interessanti per non trovarmi paginate di discorsi e paroloni che poi non si capiscono...
...premetto che il mio babbo è da una vita che fa uso di peperoncino, a pranzo e cena, e ancor prima di lui la sua mamma (che poi è la mia nonna...e che nonostante abbia 85 anni, ne fa ancora un uso quotidiano); naturalmente ho imparato ad amare a mia volta il Peperoncino (ormai si tramanda da generazioni...)
Buona lettura...



DESCRIZIONE BOTANICA E COMPOSIZIONE... e PRO

Il Peperoncino rosso (Capsicum annuum) appartiene alla famiglia delle Solanacee, è una pianta annuale e fu importata dall'America da Cristoforo Colombo subito dopo la sua scoperta; ma già Atzeki, Maya ed Inca, lo utilizzavano come rimedio medicinale; solo oggi però ne hanno riconosciuto le proprietà mediche.
Pianta annuale dal fusto eretto, foglie ovato-lanceolate, fiori bianchi solitari, frutto oblungo che da verde passa al giallo poi al rosso . Il frutto contiene: la capsaicina che costituisce il 50% (è il principale principio attivo dell’attività farmacologica), da la piccantezza, questo principio attivo è in grado di aumentare la secrezione di muco e di succhi gastrici, quindi stimola la digestione e di conseguenza la peristalsi intestinale favorisce il transito e l'evacuazione, il più rapido passaggio intestinale in sinergia col potere antibatterico ed antimicotico evita la fermentazione e la formazione di gas intestinali e di tossine, particolarmente le tossine della candida albicans;
Ricco di: flavonoidi, resine, oli essenziali, carotenoidi, cellulosa, calcio e ferro, Vitamine A, B, C, E, K, PP.
L'assunzione di peperoncino può contribuire alla prevenzione dell'arteriosclerosi e non solo, infatti è anche una buona cura preventiva dell'infarto e delle malattie cardiocircolatorie.  sono presenti in quantità significativa anche la Vitamina A e i suoi derivati, i retinoidi, svolgono un'importante ruolo nel metabolismo cellulare mantenendone l'integrità morfologica e funzionale; inoltre aumenta la resistenza alle infezioni batteriche, è efficace per i problemi della vista;
La Vitamina B, essenziale per combattere l'anemia, perdita di capelli, fragilità delle unghie.
Ricchissimo di Vitamina C (fino a 340 mg/100 gr, è maggiore rispetto a qualsiasi altro frutto) in grado di difendere dalle infezioni soprattutto quelle che colpiscono l'apparato respiratorio come tosse, sinusite, raffreddore, bronchite, riduce gli indici di colesterolo nel sangue ed ostacola la sua formazione sulle arterie ritardando e prevenendo l'arteriosclerosi. Le persone che hanno bisogno di una dose supplementare di vitamina C sono: i fumatori, i forti bevitori, i diabetici, inoltre la vitamina C svolge un'azione protettiva correlata principalmente al suo ruolo antiossidante nei riguardi di altre vitamine quali la Vitamina D o "vitamina del sole" che è fondamentale per le ossa e per i denti, aiuta l’organismo ad assimilare il calcio e regola i livelli di calcio e di fosfato e aiuta a prevenire l’osteoporosi. e la Vitamina E antiossidante naturale, anticolesterolo e vaso dilatatore proprio per questo pare sia un potente afrodisiaco perchè migliorando la circolazione sanguigna...
la Vitamina K, fondamentale per chi ha problemi di coagulazione del sangue.  Acidi grassi Insaturi che consentono di rafforzare i vasi sanguigni e di mantenere elastici i capillari, migliorando l'ossigenazione del sangue. Alcuni studi hanno dimostrato che il peperoncino, specialmente quello dolce, ha anche una funzione dimagrante, perché il principio attivo Diidro capsiato aiuta il metabolismo a bruciare i grassi in eccesso. Il peperoncino ha un forte potere antiossidante, e questo gli è valso la fama di antitumorale.
La Vitamina PP (o Niacina) aiuta a convertire il cibo in energia e contribuisce al buon funzionamento dell’apparato digerente e del sistema nervoso. Inoltre, è un fattore importante per lo sviluppo dei globuli rossi.
Vediamo nel dettaglio la composizione: 100 grammi di peperoncino contengono: 15g di sostanze azotate, 1.2g di olio essenziale, 12.5g di olio fisso, 20g di cellulosa, 35g di sostanze non azotate, 0.05g di capsaicina, oleoresina, capsantina, colorante carotenoide rosso, quercitina, esperidina, erodietina, acido malonico, citroflavonoidi, lecitina, vitamina C, vitamina PP, vitamina E, vitamina K, vitamina P, vitamina A, sali minerali (potassio, rame, ferro, etc...), vitamina B2.
Da questa breve e semplice analisi del peperoncino si deduce la ricchezza di vitamine e di importanti enzimi che esso contiene. Le vitamine in particolare sono importanti stimolatori della vitalità dei tessuti e di tutto l'organismo, ma per poter essere assimilate dagli alimenti innanzi tutto bisogna che questi siano consumati crudi, infatti una temperatura superiore ai 70°C danneggia irrimediabilmente qualsiasi vitamina. Inoltre se le vitamine sono contenute nei semi dei frutti bisogna che questi vengano essiccati ad una temperatura che non superi i 30°C, poi devono essere polverizzati per poter permettere agli agenti digestivi di assimilare le sostanze in esso contenute.
Da queste considerazioni possiamo facilmente capire che l'integrazione giornaliera a base di peperoncino non solo previene eventuali problemi e disturbi dovuti da un'alimentazione disordinata e carente, ma garantisce il buon funzionamento degli organi e di tutto il metabolismo.

I falsi miti da sfatare: Molti affermano di non poter mangiare peperoncino perché "brucia lo stomaco" o causa "bruciori allo stomaco". Niente di più sbagliato, tant’è vero che molte regioni meridionali conservano nella tradizione popolare un infuso digestivo fatto di camomilla calda con l'aggiunta di un cucchiaino di polvere di peperoncino e un po' di miele come dolcificante. Molti rinunciano al piccante perché temono le conseguenze delle emorroidi. In realtà, già nel 1857 l'Accademia medica francese sanciva ufficialmente la validità del peperoncino contro ogni tipo di emorroidi. Il fatto è che il peperoncino non ha controindicazioni precise. A patto che venga usato con equilibrio e moderazione. È da sconsigliare sicuramente ai bambini per i quali è bene aspettare che abbiano almeno 12/13 anni perchè ancora non hanno lo stomaco sviluppato come un adulto. Non ne devono abusare quelli che soffrono di acidità di stomaco, di ulcera, di epatite, di cistite, di emorroidi. L'eccesso può provocare irritazioni alla mucosa intestinale, infiammazioni gastrointestinali allo stomaco e anche ai reni. Tuttavia, in dosi terapeutiche può addirittura  essere utile proprio per guarire alcune delle malattie sopra elencate.

Malattie cardiovascolari: Il peperoncino è consigliato nella cura preventiva dell'infarto e delle malattie cardiocircolatorie. È stato dimostrato che l’uso costante di peperoncino abbassa il livello di colesterolo nel sangue, aiuta il cuore, agisce come vasodilatatore con grossi benefici per i capillari e per le arterie coronarie. Il seme del peperoncino contiene molti acidi polinsaturi che eliminano dalle arterie il colesterolo in eccesso e i trigliceridi. L'attività fibrinolitica stimolata dal capsicum diminuisce l'insorgere di trombi che, oltre all'infarto, causano anche le trombosi. La capsaicina agisce anche sul metabolismo dei grassi accelerandolo e impedendo l’accumulo di adipe. Una recente conferma arriva da uno studio della Chinese University of Hong Kong condotto sui criceti. I ricercatori hanno alimentato le cavie con una dieta ricca di cibi grassi. Ad alcuni criceti, come condimento agli alimenti con alti tassi di colesterolo, sono stati somministrati anche peperoncini. Il gruppo che aveva consumato peperoncini aveva livelli più bassi di colesterolo cattivo nel sangue ed un numero inferiore di placche nelle arterie. La capsaicina ha un effetto positivo anche sui pazienti affetti da diabete perché rende migliore l’attività dell’insulina. Per avere un effetto protettivo a livello cardiovascolare non è necessario consumarne una gran quantità, ma essere costanti.

Arterosclerosi: Il peperoncino ha proprietà vaso-dilatatorie e anticolesterolo che sono riconosciute da tutti e che sono dovute alla capsaicina che si comporta quasi come un’antiaggregante e migliora la circolazione periferica del sangue. A queste si aggiunge l'azione della vitamina PP, che rende elastici i capillari, e della vitamina E che aumenta l'ossigenazione nel sangue. Per questi motivi il peperoncino è utilissimo per la prevenzione e la cura dell'arteriosclerosi. Inoltre, è un insaporitore e in quanto tale consente di rendere più gustose le pietanze usando meno sale. Già il risparmio del sale è fondamentale perché tutela dall’ipertensione che è uno dei primi meccanismi che causano l’invecchiamento delle arterie.

Cancro: Lo studio delle proprietà anti-cancerogene del peperoncino parte molto tempo fa con la dieta Moerman sperimentata in Olanda dal 1930 che somministra ai pazienti cibi nei quali ci sia iodio, acido citrico, vitamine del gruppo B, ferro, zolfo, vitamina A, vitamina E, vitamina C. La dieta si basa sulla teoria che questi elementi, ristabilendo una giusta ossigenazione e riequilibrando il metabolismo, siano in grado di prevenire i tumori. Recentemente i ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles negli Stati Uniti, hanno studiato l´effetto della capsaicina in vitro ed hanno potuto dimostrare che questo principio attivo diminuisce fortemente la proliferazione delle cellule di cancro alla prostata in coltura. Questo effetto è dipendente dalla dose usata, cioè aumenta all´aumentare della dose di capsaicina. Le cellule muoiono attraverso la apoptosi, la cosiddetta morte cellulare programmata, che dal 3% ottenuto alla basse dosi di capsaicina sale al 75% causato dalle alte dosi. Potrebbero bastare 300 mg di capsaicina tre volte a settimana (l’equivalente di un peperoncino abanero) per combattere il tumore alla prostata o almeno avere un effetto protettivo. Ma per il momento non ci sono dati sull’uomo. Molte le evidenze scientifiche anche per il cancro ai polmoni e al colon

Digestione difficile: Il peperoncino è “stomachico”, cioè favorisce la secrezione dei succhi gastrici e quindi la digestione. Inoltre, è un antifermentativo e quindi utile per la digestione e la prevenzione di infezioni intestinali. L’effetto è dovuto al fatto che la capsaicina agisce sulle prostaglandine buone e protegge lo stomaco attraverso la produzione di muco. Inoltre, alcuni studi dimostrano che sia il peperoncino fresco che la capsaicina riescono a combattere l’helicobacter pylori. Il peperoncino favorisce anche la motilità intestinale tant’è vero che è indicato in chi soffre di stipsi cronica.

Depressione: In Cina il peperoncino rosso viene normalmente utilizzato contro la depressione, soprattutto quando questa si accoppia all'inappetenza. Non sono da meno in India dove la medicina ayurvedica sostiene che il peperoncino "stimola lo spirito e il sangue". In effetti, il peperoncino facilita la convivialità, induce a bere di più e, quindi, agisce positivamente sull’umore. Ma l’azione anti-depressiva viene collegata alla capacità di questo principio attivo di agire sull’utilizzazione dei substrati metabolici. Tutti riconoscono, infatti, l’importanza dell’aspetto nutrizionale nella terapia anche perché il depresso spesso si alimenta poco e male con inevitabili ripercussioni sull’umore stesso.

Emorroidi: Contrariamente a quanto si crede, il peperoncino aiuta la “gestione” delle emorroidi facendo sparire, nel giro di poche settimane, congestione e dolore. Accade perché la capsaicina migliora la peristalsi intestinale impedendo la stipsi che è uno dei nemici delle emorroidi. Inoltre, ha un effetto anti-infiammatorio e antitrombotico agendo esattamente come i farmaci anti-infiammatori che, in genere, vengono utilizzati. L'azione terapeutica è dovuta anche alla vitamina K2 che è antiemorragica e alla capacità caratteristica del peperoncino che per "chiudere" le ferite "chiama in soccorso" le piastrine, la fibrina e tutti i materiali di riparazione. Si ottiene così un aumento di sangue nelle zone interessate fino alla cicatrizzazione. Ecco perché i medici ne consigliano il consumo giornaliero con dosaggio soggettivo da affiancare alla terapia tradizionale.

Per dimagrire: Con il peperoncino si può dimagrire. Ne sono convinti i professori Hanry ed Emery che sulla rivista scientifica “Human Nutrition” hanno pubblicato uno studio dal titolo "Effetti degli alimenti piccanti sul metabolismo basale". A conclusioni simili è arrivato anche un gruppo di ricercatori dell'Università della Tasmania. Secondo questi studiosi la capsaicina contenuta nel peperoncino accentua il consumo di calorie fino al 15%. Così, ad esempio, un piatto di spaghetti che di solito fornisce 350 calorie, scende a meno di 300 quando si aggiunge il peperoncino. Analoghe conclusioni nel recente studio svolto presso la Purdue University di West Lafayette, in Indiana, da Richard Mattes e Mary Ludy: il peperoncino riduce l’appetito e agevola il processo di smaltimento delle calorie, oltre a facilitare la digestione degli alimenti.

In cosmesi: L’utilizzo di creme e saponi contenenti peperoncino favorisce un’azione antibatterica perfetta per mantenere la pelle sana ed eliminare le impurità. Infatti, i suoi derivati possono essere presenti in creme, collutori, lozioni per capelli, olii per massaggi e, come coloranti, nei rossetti. Un consumo regolare di peperoncino come spezia che arricchisce le pietanze fa riacquistare forza e vigore ai capelli opachi. Le qualità revulsive del Capsicum trovano utilizzazione anche nella cura della cellulite. La capsaicina, infatti, è in grado di stimolare, più o meno intensamente, la circolazione sanguigna negli strati più superficiali della pelle.

Peperoncino ed Eros: La letteratura e il linguaggio popolare sono pieni di metafore del frutto proibito, della donna piccante e della funzione afrodisiaca del peperoncino. Ma a cosa si deve quest’effetto? Intanto, è ricco di vitamina E, detta vitamina della fecondità e della potenza sessuale. Inoltre, gli studi sull'ormone VIP (vasoactive intestinal polypeptide), scoperto negli anni '70, confermano queste teorie. Il VIP è implicato nella chiusura delle comunicazioni arterovenose che è all'origine dell'erezione nell'uomo e dell’orgasmo nella donna. Quando l'organismo aumenta la sua produzione di VIP, si ha una dilatazione dei vasi periferici e la circolazione del sangue aumenta insieme alla frequenza dei battiti cardiaci e del respiro.  Queste sono tutte reazioni notoriamente collegate all'eccitazione sessuale, ma sono anche reazioni provocate dai cibi piccanti che, entrando in contatto con la mucosa intestinale, liberano gli ormoni VIP. Alcuni studi, inoltre, dimostrano che la capsaicina applicata localmente determina liberazione di ossido nitrico, che è quella componente che si libera nell’uomo a livello periferico dopo l’assunzione dei farmaci per la disfunzione erettile e che è responsabile dell’erezione o dell’orgasmo nella donna


...CONTROINDICAZIONI DEL PEPERONCINO...
Le controindicazioni del peperoncino sono valide per coloro che soffrono di alcune patologie in particolare: ulcera, gastroenterite, cistite, epatite, emorroidi. I bambini sotto i 12 anni dovrebbero limitarne il consumo, visto che il loro apparato digerente è piuttosto delicato. Per evitare disturbi, dovrebbero limitarsi anche le donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento.

A volte si usa il peperoncino a livello topico, sotto forma di lozioni o creme. In questi casi è importante non farlo entrare in contatto con i tagli o le abrasioni della pelle, soprattutto quando si ha una cute sensibile e soggetta alle manifestazioni allergiche.

Quando lo si taglia, è bene proteggersi con i guanti, per non provocare irritazioni alla pelle delle mani. Si deve avere cura di non portarsi le mani agli occhi, alla bocca o alle mucose. Se gli occhi si espongono al peperoncino, cominciano a secernere le lacrime, arrivando, nei casi più gravi, anche alla congiuntivite.


Infine...RIMEDI REUMATICI...AL PEPERONCINO

La capsaicina è l'unico composto noto in grado di bloccare l'emissione della sostanza P, che segnala il dolore al cervello.
Riguardo alla sua azione Antidolorifica invece credo che siano in molti ad avere "poche idee ma ben confuse", se il dolore è di origine ossea, muscolare, artritica, cartilaginea, insomma se "ci fa male qui", lì dobbiamo mettere il peperoncino… Ma come si fa?... Facilissimo:
1. Polvere finissima di peperoncino, più piccante è, meglio è
2. Una qualsiasi crema per il corpo (tipo l'acqua beauty della Nivea)
3. Guanto in lattice (optional)
Per facilitare l'assorbimento sulla pelle, la crema deve contenere molta acqua ed è proprio questa una caratteristica importante che il nostro composto dovrà avere. Se non trovate quella marca basterà aggiungere alla crema un pò d'acqua.
Procedimento: si versano tre cucchiaini da the colmi di Peperoncino in Polvere alla crema (un vasetto di dimensoni standard, circa 100ml), si mescola e rimescola per bene il tutto finchè i grumi non si siano sciolti completamente. Per evitare ogni formazione di muffe è consigliabile aggiungere la punta di un cucchiaino di Bicarbonato di Sodio (da cucina) e conservare il preparato in frigorifero. Se si ha mettere 2-3 goccie di olio essenziale di eucalipto
Si prende una "ditata" del Medicinale appena preparato e la si spalma sulla parte dolorante massaggiandola. L'unica precauzione è quella di evitare il contatto del composto con le mucose e specialmente con gli occhi e le parti intime, non succede nulla di irreversibile ma un bel bruciore è assicurato!
In Pochi istanti il Dolore Cessa!
Attenzione che non si sta parlando del piccolo dolorino fastidioso, la Capsaicina in pochi secondi inibisce dolori fortissimi, continui e lancinanti, come esempio infiammazioni acute del nervo sciatico, ernie lombo-sacrali, lombalgie, colpo della strega et similia molto più velocemente, senza nessuna controindicazione, senza nessun effetto collaterale, senza nessun problema di associazione con altri farmaci e funziona sempre rispetto al corrispondente farmaco proposto dalla Medicina Ufficiale

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